La Nato e il grilletto facile

Ancora una volta la Nato è stata costretta a rendere noto di aver ucciso otto civili afghani in un raid aereo nel sud dell’Afghanistan. L’annuncio è arrivato proprio lo stesso giorno in cui l’esercito americano ha riconosciuto di aver ucciso una trentina di civili in un raid aereo il 4 maggio scorso. La Nato aveva negato sin dall’inizio fino a quando i principali network televisivi occidentali non hanno mostrato documenti che facevano vedere anche i bambini morti sotto le bombe. Mentre l’incidente di ieri ha avuto luogo a Nawa, a sud di Lashkar Gah, nella provincia di Helmand, roccaforte dei talebani e prima zona di produzione di oppio in Afghanistan.
Lo ha comunicato l’Isaf, la forza che guida la Nato in Afghanistan. In un comunicato la Nato si è giustificata dicendo che “l’incidente è avvenuto dopo che una pattuglia dell’Isaf è stata attaccata da circa 25 insorti”. Hanno aggiunto che ”trovandosi in difficoltà, i soldati dell’Isaf hanno chiesto un sostegno aereo”, e l’aereo è arrivato in soccorso “sganciando una bomba che ha messo fine ai combattimenti” uccidendo anche gli otto civili( o forse anche di più dicono fonti ospedaliere). Secondo la versione dell’ Isaf, i civili sarebbero morti perché usati come scudi umani dai talebani.
Dopo le vittime del 4 maggio il governo Afgano aveva chiesto all’occidente di modificare gli accordi sulla presenza delle truppe Nato nel paese per le incessanti uccisioni dei civili. Gli accordi che legano la Nato al governo Afgano di Garzai erano stati definiti nel lontano 2002. Oggi, nel 2009, chiedono nuovi accordi per rendere meno crudeli le azioni militari della Nato che da più di qualche tempo hanno la mira sbagliata nonostante i loro missili siano definiti “intelligenti”.
Ma le vittime che causa la guerra, sia da una parte che dall’altra, hanno uno stesso carnefice: le industrie americane di armamenti con la cooperazione dell’esercito Afghano. Questo è quello che ha denunciato ieri il quotidiano statunitense New York Times, dicendo che le forze armate afgane avrebbero ceduto le armi (di cui sono dotati dall’esercito americano) ai talebani che le utilizzerebbero contro le stesse forze della coalizione. L’inchiesta del giornale è partita lo scorso mese, quando al termine di uno scontro a fuoco nella provincia di Kunar, nell’Afghanistan orientale, tredici talebani uccisi sono stati trovati in possesso di armi riconducibili a società statunitensi che forniscono le armi alle forze armate afghane. Ma questa non è la prima volta che succede. L’anno scorso era stato appurato che a provocare la morte di nove soldati statunitensi, in una battaglia in un villaggio di dell’Afghanistan orientale, erano stati fucili d’assalto dei guerriglieri del modello AMD-65, gli stessi in dotazione alla polizia locale.

Onori Andrea

da PERIODICO ITALIANO http://periodicoitaliano.info/2009/05/20/la-nato-e-il-grilletto-facile/

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