Amnesty: L’Egitto deve indagare sugli omicidi di frontiera

“Le autorità egiziane devono controllare le loro forze di polizia che operano nella frontiera con lo stato d’Israele. Hanno l'obbligo di impedire gli omicidi contro i migranti lungo il confine”. Lo ha comunicato Amnesty International con un appello indirizzato direttamente al governo egiziano.

Il grido d’allarme arriva dopo l’ennesima violenza avvenuta qualche giorno fa. Quando quattro uomini sono stati uccisi dalle forze di sicurezza egiziane mentre cercavano di attraversare il confine con Israele. Altri due sono stati feriti. Secondo L’UNHCR, circa due o tre milioni di cittadini sudanesi vivono in Egitto, la maggior parte di loro sono immigrati.”Questo episodio è l’ennesima prova che le autorità egiziane non hanno ancora imparato, alle loro forze di polizia, come evitare di uccidere i migranti che cercano di varcare la frontiera”, ha dichiarato Malcolm Smart, direttore di Amnesty nel Medio Oriente e Nord Africa. “Si deve portar via a loro la licenza di uccidere” conclude Smart. Amnesty ha dichiarato che quest’anno almeno 11 persone sono state uccise mentre attraversavano il confine egiziano e almeno 11 persone sono state ferite gravemente. Migliaia di persone, compresi i rifugiati e richiedenti asilo, per lo più provenienti dal Sudan ed Eritrea, ogni anno cercano di attraversare il confine dall’Egitto a Israele. Ed ogni volta corrono il rischio di essere ucciso dalle guardie di confine che sembrano non avere mezze misure. In mancanza di una formazione adeguata per la gestione del confine, ricorrono spesso alla violenza ed alla forza letale. Ad oggi, nessuna inchiesta è mai stata fatta e raramente i nomi delle vittime sono resi noti dalle autorità egiziane. Amnesty International ha chiesto all’Egitto di aprire un’inchiesta sugli omicidi dei migranti, dei rifugiati e dei richiedenti asilo lungo la frontiera.

Nel 2008 almeno 28 migranti sono stati uccisi dalle forze di polizia egiziane mentre ceravano di attraversare il confine. L’uso della forza letale, che ha avuto inizio nel 2007, può essere attribuita anche a causa della pressione di Israele contro l’Egitto. Per ridurre il flusso di persone che attraversano la frontiera sul suo territorio senza autorizzazione. Un fax simile che L’Italia fa con la Libia.

Onori Andrea

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