Chiuso il centro detentivo di Lesbo

La Grecia ha temporaneamente chiuso il centro di detenzione dei migranti sull'isola di Lesbo, nel Mar Egeo. Il centro è stato aspramente criticato nei giorni scorsi, per le continue violazioni dei diritti umani e per le condizioni di vita deplorevoli dei migranti.

La maggior parte dei disperati sono stati rilasciati.Altri sono stati trasferiti in un altro centro nella vicina isola di Chios. In particolare, 850 immigrati tra cui decine di minori sono stati alloggiati presso altre strutture. Successivamente sono stati trasferiti circa 60 minori in altri centri del paese e 140 adulti sono stati liberati.
Dopo una rivolta dei migranti, ”gli impianti sono stati gravemente danneggiati da un incendio e per questo motivo abbiamo deciso un arresto provvisorio” dice il prefetto Stavros Psaropoulos. Nel mese di agosto, i migranti rinchiusi nel centro, organizzarono anche uno sciopero della fame di massa per sottolineare le gravi preoccupazioni che causano il sovraffollamento e le carenze igenico – sanitarie. Per la riapertura del centro, non è stata emessa nessuna data certa. Ma, la stampa locale fa trapelare che la struttura potrebbe essere definitivamente chiusa dopo ricorrenti denunce presentate da associazioni per i diritti umani. Un ministro del nuovo governo socialista, la settimana scorsa ha ispezionato il centro, rilevando che gli impianti erano un insulto alla dignità umana. Le isole greche dell'Egeo sono punti di approdo importante per migliaia di aspiranti migranti e richiedenti asilo. Ed ogni anno le stesse isole vengono usate come lager dalla fortezza europea.


Onori Andrea

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