CLANDESTINO DAY 2010




APPELLO DI CARTA

Nel settembre 2009 in 60 città 500 organizzazioni diedero vita al Clandestino Day proposto da Carta. I motivi e le modalità che spinsero alla riuscita di quella giornata sono ogni giorno più validi e ci spingono a proporre il Clandestino Day anche per il 2010. Le leggi razziste del governo hanno prodotto un imbarbarimento delle relazioni sociali e delle condizioni di vita dei migranti che vivono in Italia o che provano ad arrivarci.

Reato di clandestinità, prolungamento della detenzione nei Cie, respingimenti in mare, violazione del diritto d’asilo, sanatoria-truffa, permesso di soggiorno a punti, tetto scolastico, sono tutti tasselli di questo nuovo razzismo, istituzionale e popolare, a cui vogliamo opporci. Come risposta a questo clima insopportabile cresce, spesso invisibile agli occhi dell’informazione ufficiale, una società aperta, accogliente, solidale e sempre più meticcia, fatta di scuole di italiano, sostegno legale, occupazioni di case, assistenza sanitaria, scambio culturale.

La rivolta di Rosarno e le ribellioni sempre più frequenti nei Centri di detenzione per migranti ci parlano di un’emergenza sempre più pressante per cambiare le leggi italiane. I movimenti italiani contro il razzismo sono in profonda trasformazione, hanno saputo parlarsi e trovare momenti comuni molto importanti, come la grande manifestazione del 17 ottobre 2009 e come la giornata del primo marzo 2010. Nella differenza queste due giornate ci segnalano un nuovo protagonismo dei migranti e la capacità di reinventare il lessico dell’antirazzismo.

Il Clandestino Day vuole essere una giornata a disposizione di tutti, per intrecciare e allargare reti, per dare visibilità a tutti e a ognuno con le proprie forme e i propri linguaggi.Quest’anno abbiamo pensato di suggerire un tema e un luogo sui quali concentrare l’immaginazione del Clandestino Day: la formazione e la scuola. Migliaia di insegnanti, dalle materne alle superiori, fanno ogni giorno un lavoro prezioso per far crescere e vivere insieme la prima generazione italiana compiutamente meticcia. Questo lavoro è sempre più minacciato dalle campagne mediatiche e dalle riforme che propone il ministro Mariastella Gelmini, dai tagli alla scuola di ogni ordine e grado all’istituzione del tetto per i figli dell’immigrazione. Per questo pensiamo che oggi sia fondamentale difendere la scuola come luogo decisivo, dove costruire un altro modo di vivere insieme.

Per il 24 settembre 2010 proponiamo quindi di organizzare una giornata nazionale in cui promuovere le più diverse e creative forme di protesta e di stare insieme. Un giorno nel quale ognuno di noi si dichiara clandestino. Cene, proiezioni, concerti, partite di pallone, lezioni all’aperto, manifestazioni, presidi, presentazioni di libri, azioni, mostre fotografiche, assemblee, feste, spettacoli teatrali… Il tema è libero, chi vuole porterà il Clandestino Day a scuola.

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