Vivere da schiavo per tanti padroni


Per molti, "smorzo" sta a intendere una rivendita di materiali edili. Invece, per gli immigrati che conoscono solo il lavoro nero e lo sfruttamento, "Smorzo" è un punto di raccolta dove ragazzi schiavizzati vendono le loro braccia per pochi euro a un italiano che, anche per un solo giorno, ha bisogno di manodopera veloce e a basso costo.

Siamo a Roma e ogni giorno gli immigrati aspettano allo smorzo che si fermi il loro padrone di turno: un'impresa o un privato a cui vendere le loro braccia per pochissimi euro. Fieri di essere italiani e di poter fare i padroni, passano con il furgone e con la volontà di trovare un uomo forte e veloce, da reclutare per una giornata di intenso lavoro. L'uomo scelto dovrà ubbidire e non creare problemi.

Ci si muove la mattina presto. Alle 6:00, sotto il gelido inverno romano, sono già lì in piedi vicino i cartelloni pubblicitari, aspettando il padrone di turno. Attendono il furgone che si fermi, per trattare una miserabile e faticosa giornata di lavoro. Il padrone, dopo uno sguardo attento, sceglie il più "forte". Lo schiavo di turno che si dovrà inchinare al mercante di schiavi.

Tanti immigrati da anni conoscono i punti di raccolta sparsi per Roma. Qui convergono immigrati che vivono nella capitale, ma anche ragazzi che partono la mattina presto con Autobus di linea da Marcellina, Palombara, Villanova e Tivoli. Zaino in spalla e vestiti da lavoro, si trovano in mezzo a noi, ma facciamo finta che non ci siano.

In quel marciapiede i ragazzi si prostituiscono. Sono costretti a farlo, hanno bisogno di quei maledetti spiccioli. Il "pappone" di turno li ricatta e gioca sui loro corpi, sceglie il ragazzo più forte, lo sfrutta e poi lo molla. Sul marciapiede ci sono uomini che hanno professionalità e dedizione al lavoro. C'è il fabbro, il giardiniere, il carpentiere, il pittore, il muratore. Ma ogni ragazzo dice che sa far tutto. Si arrangiano e cercano di imparare in fretta, anche sul momento.

Sui dati di molte inchieste, si evince che a Roma non ci sono caporali. Quelli si trovano verso la zona di Latina. Non c'è la criminalità organizzata su di loro. Qui c'è la voglia di lavorare e allo stesso tempo di sfruttare. C'è l'italiano "semplice" che per comodità e senza scrupoli compra le braccia di una persona, reputata inferiore, a poco prezzo e direttamente, senza intermediari. Si contratta, ma spesso succede che i soldi promessi non arrivano mai. Il telefono squilla a vuoto, il padrone ormai ha la pancia piena e non risponderà più.

Andrea Onori

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