Israeliani contro le occupazioni. Razzisti contro loro stessi?


"Vogliamo che ci riconoscano il nostro diritto civile e il dovere morale di rifiutare di servire l'occupazione. I membri, al di là di aver rifiutato di servire nei territori occupati, prendono parte a numerose manifestazioni, eventi culturali e altre attività di educazione pubblica per porre fine all'occupazione e portare la pace in Israele" a dirlo sono gli israeliani del COURAGE TO REFUSE

Non sono palestinesi, non sono anti-israeliani. Sono semplici cittadini israeliani che hanno capito il giochetti di potere. "Ci rendemmo conto che le missioni affidateci dai comandanti dell'IDF avevano in realtà nulla a che fare con la difesa dello Stato di Israele, ma erano piuttosto destinate a espandere le colonie al prezzo di opprimere la popolazione locale palestinese" dicono gli israeliani. Razzisti contro se stessi?

David e Yaniv raccontano che erano pronti a combattere. Poi " è stato il dolore insopportabile e le sofferenze inflitte a milioni di civili innocenti in nome di insediamenti" che hanno fatto girare lo sguardo.

Nella lettera dei combattenti il gruppo si dissocia dalle occupazioni: "Noi, che sappiamo che i Territori non sono una parte di Israele, e che tutti gli insediamenti sono tenuti ad essere evacuati", "Noi dichiariamo che non continueremo a combattere questa guerra degli insediamenti", "Noi non continueremo a combattere oltre i confini del 1967, al fine di dominare, espellere, affamare e umiliare un intero popolo".

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