Ispezionati i centri di detenzione sull’isola di Lesvos

Lunedì scorso alcuni funzionari dell’UNHCR hanno fatto visita al centro di detenzione di Pagani, sull’Isola greca di Lesvos, lungo la frontiera della fortezza europea. Quel che hanno osservato non è stato uno dei migliori spettacoli, sono rimasti sconcertati dalle condizioni carenti dei migranti e del centro di detenzione. All’interno sono trattenute più di 850 persone, tra cui 200 bambini non accompagnati, mentre il centro può accogliere appena 250 persone. Sono compressi all’interno di una stanza più di 150 donne e 50 bambini, molti dei quali malati a causa dell’ambiente malsano e sovraffollato.

L’UNHCR ha definito le condizioni dei migranti “inaccettabili” e “un’offesa alla dignità umana”. Il Ministro della Salute e della Solidarietà Sociale ha ribadito all’alto commissariato delle Nazioni Unite che entro la fine del mese tutti i minori non accompagnati saranno trasferiti in strutture di accoglienza speciali come previsto dalla legge. Ma perché i bambini non sono stati tutelati sin dal loro arrivo come sancito dalla convenzione dei diritti del fanciullo?

Certamente la situazione pessima dei migranti in Grecia non è una questione degli ultimi giorni. I detenuti di Pagani necessitano di un supporto psicologico dato che molti di loro hanno subito torture e viaggi atroci. Medici Senza frontiere molto spesso ha dichiarato di aver avuto tante difficoltà nell’accedere al centro e nell’assistere i pazienti. A causa dell’elevato flusso di migranti negli ultimi tempi e in seguito all’inasprimento di pene la condizione all’interno del centro è pessima. Lo scorso anno, l’UNHCR, ha esortato il governo greco a revisionare il sistema di asilo e le misure di repressione. Ma, ad oggi, tali proposte non sono neanche partite.

Nel 2008, la Guardia Costiera greca ha visto arrivare ufficialmente 2.648 minori non accompagnati, ma molti altri sono entrati nel paese evitando i controlli delle frontiere. I migranti vengono ogni giorno bloccati dalla polizia e portati nei centri di detenzione divenuti sovraffollati ed anche per i bambini vale la stessa situazione. L’UNHCR in una nota riferì che l’accesso dei rifugiati minorenni alla protezione umanitaria era svolta arbitrariamente e le autorità raramente tengono conto dell’età nel valutare le domande da esaminare per il riconoscimento dello status di rifugiato.

Nell’ottobre del 2008 un rapporto di Amnesty international riportava che 160 minorenni non accompagnati erano trattenuti nel centro di detenzione di Pagani in condizioni indecorose e prive di igiene. “I detenuti dormivano sui pavimenti, che erano sempre allagati a causa dell'obsolescenza dell'impianto idraulico, e raramente erano autorizzati a uscire all'aria aperta. Il centro, costruito per ospitare 300 persone, raccoglieva 830 detenuti, tra cui madri con bambini piccoli e almeno una donna incinta. Avvocati e ONG avevano accesso limitato al centro.”

Onori Andrea

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