L’Arizona potrebbe diventare il primo stato degli Stati Uniti a criminalizzare la presenza di immigrati privi di documenti. I politici locali, stanno tentando di approvare la normativa sul “reato di clandestinità” che consente alla polizia di arrestare chiunque arrivi illegalmente nel paese americano.
Russell Peace, senatore repubblicano, ritiene che la polizia locale ha la facoltà di far rispettare le leggi federali in materia di immigrazione. E lo fa lo sceriffo Joe Arpaio, una delle figure più controverse nella repressione dell'immigrazione clandestina in Arizona.
”Si tratta di una azione correttiva, adottata perché Washington rifiuta di correggere i nostri confini” ha detto JD Hayworth, un ex rappresentante del Congresso che appoggia il provvedimento. La nuova iniziativa ha anche il sostegno della Phoenix Law Enforcement Association, che rappresenta oltre 2.000 agenti di polizia dello Stato.
”La gente sta iniziando a prendere coscienza di quello che sta succedendo. Gli americani sono in piedi”, ha detto Pam Pearson, un sostenitore di questa legge. Aggiungendo che “Gli immigrati privi di documenti, devono ritornare a casa.”
Secondo l’avvocato penale Antonio Bustamante, un critico fervente dello sceriffo Arpaio, la proposta è chiaramente incostituzionale nel tentativo di regolare un settore che è riservato al governo federale. Finora gli sforzi per sconfiggere questa iniziativa in aula, sono stati respinti dai giudici.
Attualmente, Arpaio sta utilizzando alcune delle leggi dello stato a sua disposizione per continuare a condurre incursioni nei quartieri. Durante il suo ultimo raid in un quartiere Latino, a ovest di Phoenix, ha arrestato 66 persone, circa la metà dei quali erano immigrati privi di documenti. Lo sceriffo sta creando scompiglio, quasi come Maroni in Italia. Anche se, per raggiungere gli arresti di clandestini effettuati nella nostra penisola, l’Arizzona dovrà lavorare ancora molto.
Arpaio è attualmente sotto inchiesta per le accuse di razzismo e abusi sugli immigrati clandestini. “Spero davvero che il presidente Obama farà qualcosa per fermarlo” dice Francisco Rojo, un immigrato senza documenti.
Onori Andrea
La mia patria parte dal mio cuore e arriva chissà dove, senza confini e senza barriere.Il mio corpo galleggia nel mondo e il mio respiro è uno zingaro che viaggia e si confonde con quello di un altro . Andrea Onori
...OSSERVATORIO SU ABUSI E VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI IN ITALIA e non solo…
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