Malessere e barbarie. Esplode la rabbia nei Cie



Questa immagine è stata scattata domenica sera all'interno del Cie di Gradisca d' Isonzo. E' passato quasi un anno dalle rivolte accese all'interno dei Cie, dopo che i reclusi avevano appreso che il governo aveva riservato loro una sorpresina: il "pacchetto sicurezza" che conteneva l'allungamento di reclusione all'interno dei Cie fino a 180 giorni.

E' trascorso un anno di silenzi, di mezze verità e di indifferenza. Il Cie continua a sfornare barbarie e crudeltà. E come sempre quando uno Stato non ti ascolta, quando i politici sono indifferenti, quando la distinzione tra cittadino e non-cittadino è sempre più netta e barbara, quando nessuno ti scolta con scioperi della fame e denunce, scoppiano violenze, incendi, evasioni e rivolte. I Cie bruciano, ma per legittimare questa macchina infernale, nessuno ne parla. Domenica sera è toccato al Cie di Gradisca d'Isonzo. Tucco comincia con un tentativo di espulsione di alcuni tunisini che non vogliono essere imbarcati. La reazione ha fatto scatenare i reclusi che sono saliti sui tetti e le forze dell'ordine rispondevano con fitti lanci di lacrimogeni. Da lì si è scatenata la violenza e la rabbia.

Secondo fonti interne, un recluso, Miloud Shabouti, viene colpito da un candelotto e cade nel fuoco ustionandosi al volto. Rientrerà nel Cie con ustioni sul corpo del 20%. Molti hanno cominciato lo sciopero della fame.

Mentre, da lunedì, Habib (Sabri, secondo i registri del Centro), dall’ora di pranzo, si trova seduto sul tetto del Cie di Corso Brunelleschi (Torino). Ha trascorso quasi sei mesi all'interno della struttura ed ora gli hanno comunicato che sarà espluso. E pensare che tra un paio di giorni sarebbe dovuto uscire per la scadenza dei termini di detenzione (180 giorni "pacchetto sicurezza) e lui vuole aspettare quel momento sul tetto per poter tornare in libertà. Nelle aree dove i reclusi dormono, si sentono in continuazione battiture sulle sbarre per farsi sentire. Maher, un altro recluso martedì mattina si è tagliato su tutto il corpo.

Perchè resta tutto nel silenzio? Perchè si vuol manterere in piedi una macchina inumana che non regge? E' trascorso quasi un anno di silenzi, di mezze verità e di indifferenza. Il Cie continua a sfornare barbarie e crudeltà.

1 commento: