Più di 80 rifugiati sono stati uccisi nel raid contro il governo in un campo nel nord dello Yemen dove i ribelli sciiti stanno sfidando il presidente Ali Abdullah Saleh. E’ quanto rende noto l’agenzia Reuters.
Un rifugiato ha dichiarato che circa 87 persone sono morte nel raid nel pomeriggio di Mercoledì. La fonte, che non ha voluto rivelare il suo nome all’agenzia, ha detto che i corpi sono stati sepolti il giorno successivo, Giovedì. Tra le vittime ci sarebbero 45 donne e 16 bambini. Anche il sito web “Yemen Independent News” ha detto che sono morte 87 persone. Il rifugiato ha rivelato che ”il campo è stato colto di sorpresa dai bombardamenti aerei. Un raid ha colpito nella zona in cui stavano dormendo, sotto gli alberi e tende di plastica”. I Mezzi di comunicazione hanno avuto molta difficoltà ad accedere alla zona di conflitto e raccontare l’accaduto.
Il Comitato internazionale della Croce Rossa detto che la situazione stava diventando sempre più "precaria di giorno in giorno". "La tragica perdita di vite civili nel Wadi Sufyan, dove più di 80 civili sono stati uccisi, dimostra che migliaia di persone sono seriamente messe in pericolo” ha dichiarato il capo della delegazione del CICR nello Yemen, Martin Amacher.
Un’ organizzazione per i diritti umani non governativa dello Yemen ha detto di aver le prove che gli aerei avevano preso di mira una zona affollata, quella del mercato di al-Talh, causando decine di vittime. ”L’organizzazione invita il governo dello Yemen, in parte responsabile della tutela della vita, di ordinare la fine delle violenze contro i civili” dice un comunicato. E oltretutto chiedono aiuti umanitari per le persone ferite. ”E estremamente urgente che i feriti siano evacuati, ma in materia di sicurezza, spesso ci impediscono di farlo” ha denunciato Andrew Cameron, un funzionario del CICR nello Yemen.
Joe Stork, vice direttore del Middle East di New York ha detto in una dichiarazione: “Il governo yemenita deve indagare ciò che può essere stato un terribile attacco contro i civili. I Civili non dovrebbero mai essere attaccati”.
Le agenzie umanitarie delle Nazioni Unite dicono che oltre 100.000 persone hanno lasciato le loro case durante l’ondata dei feroci combattimenti. Hanno lanciato un appello a Ginevra il mese scorso per mandare aiuti pari a 23,5 milioni dollari.
Onori Andrea
La mia patria parte dal mio cuore e arriva chissà dove, senza confini e senza barriere.Il mio corpo galleggia nel mondo e il mio respiro è uno zingaro che viaggia e si confonde con quello di un altro . Andrea Onori
...OSSERVATORIO SU ABUSI E VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI IN ITALIA e non solo…
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