Sono più di 500mila i paraguaiani costretti a emigrare

Sono 500 mila i paraguaiani costretti a cercare lavoro all’estero a causa delle condizioni di vita precarie nel proprio Paese. Molti, partono con lo scopo di tornare nelle proprie case. Si cerca un lavoro per poter mantenere la famiglia, far studiare i propri figli o pagare un mutuo diventato un pesante fardello per le famiglie paraguaiane. Ma i primi effetti della crisi in Spagna, dove molti sono emigrati, ha reso impossibile avere un lavoro costante che permetta di pagare i debiti contratti.

Il problema della migrazione in questo paese sudamericano senza sbocco sul mare, è stato oggetto di un rapporto pubblicato questa settimana da alcuni organi internazionali. Il dossier, intitolato “Ampliando Horizontes” (estensione degli orizzonti), dice che 500mila paraguaiani sono residenti all’estero e ben più di 250mila persone hanno lasciato il paese negli ultimi cinque anni. Lo studio ha inoltre rilevato che 1,4 milioni di famiglie paraguaiane hanno almeno un membro della famiglia che vive all'estero.

L’Argentina, è sempre stata la destinazione principale, la Spagna al secondo posto. Stati Uniti e il Brasile hanno visto un calo vertiginoso negli ultimi anni. Lo studio afferma che, più della metà di coloro che lasciano la loro terra, sono età compresa tra i 15 ei 24 anni. Bambini e ragazzi che cercano di trovare qualsiasi lavoro per poter aiutare la propria famiglia ad andare avanti.

Più di tre quarti dei paraguaiani che vivono in Spagna (77%), sono migranti irregolari. Ciò vuol dire ce la società com’è strutturata, li rende ancor più vulnerabili agli abusi ed allo sfruttamento. Stiamo parlando di più di 50mila persone (18mila uomini e 35mila donne) che vivono in questa situazione dal gennaio del 2008.

Per quanto riguarda il livello di istruzione, i paraguaiani che emigrano verso gli Stati Uniti o in Spagna hanno più anni di scuola. In genere raggiungono studi secondari e terziari. Al contrario, la maggior parte di paraguaiani che cercano lavoro in Argentina e Brasile hanno solo una scuola di istruzione primaria.

Chi differisce dagli immigrati in cerca di fortuna, sono i cosiddetti cervelli. In particolare coloro che lavorano nel campo della medicina. Loro, si recano all’estero con un contratto di lavoro già in mano e ben retribuito. Negli ultimi tre anni, in molti sono stati assunti per lavorare in Europa, soprattutto in Italia. Negli ultimi tempi hanno raggiunto il vecchio continente più di 300 persone, con contratti triennali e stipendi fino a 3.000 euro al mese.

Onori Andrea

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