Hiyam Abu Ayishuo uccisa da un carro armato a soli 17 anni

Una ragazza, Hiyam Abu Ayishuo, di diciassette anni è morta e altre quattro persone sono state ferite da un colpo esploso da un carro armato israeliano in un villaggio di Gaza, a Juhr Ed Deek. L’esercito dello stato ebraico ha dichiarato che i soldati sono finiti sotto il fuoco dei militanti del movimento integralista palestinese lungo il confine nella parte centrale di Gaza e hanno reagito. Un responsabile del ministero della Sanità palestinese, Moaiya Hassanain, ha dichiarato che la vittima aveva 17 anni e che tra i feriti c’è anche una bambina di 3 anni. Le fonti mediche hanno inoltre dichiarato che l’artiglieria israeliana ha colpito l’abitazione degli Abu Ayish in maniera diretta, distruggendola completamente. In serata il sito israeliano Ynet ha riportato un comunicato di Tsahal che ammetteva di aver ucciso dei civili per “errore”.

Questa morte atroce si aggiunge alle altre morti di migliaia di civili palestinesi disarmati. In questi giorni è uscito anche un nuovo rapporto di Amnesty International dettagliatissimo sull’ultima guerra durata 22 giorni dove l’intensità degli attacchi contro Gaza sono stati senza precedenti: il totale di 1400 palestinesi uccisi dalle forze israeliane comprende circa 300 bambini e altre centinaia di civili che non stavano minimamente prendendo parte al conflitto.

Amnesty International ha riscontrato che le vittime degli attacchi non sono rimaste uccise nel fuoco incrociato tra miliziani palestinesi e soldati israeliani e non stavano nascondendo miliziani o altri obiettivi militari. Molte sono state uccise durante il bombardamento delle loro case, nel sonno, mentre sedevano in cortile o stendevano il bucato. Molti bambini sono stati uccisi mentre giocavano sul letto di casa o con gli amici, mentre rincorrevano un pallone. Personale medico e mezzi di soccorso sono stati presi di mira mentre cercavano di soccorrere i feriti o recuperare le vittime. La morte di questi bambini assolutamente non può passare alla storia come uno sbaglio durante la guerra.

Il rapporto è lungo 117 pagine e basato su prove raccolte dai delegati di Amnesty International (tra i quali anche un esperto militare) e si documenta l’uso da parte di Israele di armi da campo aperto contro la popolazione civile di Gaza, intrappolata e senza possibilità di fuga. Gli attacchi israeliani hanno distrutto oltre 3000 abitazioni e ne hanno danneggiate altre 20.000, riducendo in macerie intere zone di Gaza e mandando in rovina una situazione economica già critica. Molte distruzioni sono state indiscriminate e non motivate da alcuna necessità militare.
Dopo quel drammatico conflitto nessuna delle parti ha mostrato la minima inclinazione a modificare la propria condotta e ad aderire al diritto umanitario, facendo in questo modo prospettare il rischio che i civili subiscano ancora una volta le conseguenze peggiori, in caso di ripresa del conflitto. Sulla base del diritto internazionale, agli stati compete la responsabilità di avviare indagini penali nei tribunali nazionali, laddove vi siano prove sufficienti di crimini di guerra e di altri crimini di diritto internazionale, nonché di procedere ad arresti e portare di fronte alla giustizia i presunti responsabili.

La guerra sarà infinita e l’insicurezza regnerà sovrana sino a quando Israele non comprenderà che il riconoscimento dei diritti e della dignità dei palestinesi è fondamentale per la sopravvivenza e sino a quando Hamas non smetterà di continuare a dare poca fiducia di stabilità. Purtroppo l’amara verità è che in questo sistema ogni guerra porta benessere: c’è chi distrugge per poi ricostruire case,palazzi,sistemi fognari,strade ecc. Sono dunque le stesse persone che distruggono per poi ricostruire e trarne profitti.

Onori Andrea
http://periodicoitaliano.info/2009/07/03/hiyam-abu-ayishuo-uccisa-da-un-carro-armato-a-soli-17-anni/

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