La Papua Nuova Guinea, o più conosciuta come Papuasia, fa parte della cosiddetta Oceania vicina, e confina solo a ovest con l’Indonesia. L’84% della popolazione è di origine Papua, il 13% di origine europea, l’1% di origine indonesiana e il 2% di altra origine. In Papua Nuova Guinea esistono centinaia di gruppi etnici indigeni: il più numeroso è rappresentato da come abbiamo appena notato dai papuani, i cui antenati giunsero in Nuova Guinea decine di migliaia di anni fa. La restante parte della popolazione è composta da austronesiani, i cui antenati giunsero nella regione meno di 4.000 anni fa. Vi sono, infine, consistenti minoranze di cinesi, europei, australiani, filippini, indiani e cingalesi.
La percentuale di acque raggiunge il 2% e i fiumi più importanti sono il Sepik e il Fly. La foresta pluviale occupa circa i tre quarti del territorio, quindi costituisce un enorme patrimonio.
Ma la miniera doro di Porgera, della canadese Barrick, continua a inquinare i fiumi della regione. E ora inquina anche il clima di convivenza tra le etnie.
Lo scorso aprile le forze di polizia hanno incendiato 300 abitazioni della comunità locale. Sono state date alle fiamme senza preavviso, e ai residenti non è stato neppure permesso di portare via i propri effetti personali. Mentre le forze di polizia malmenavano e arrestavano chiunque tentasse di protestare.
Secondo la Akali Tange Association (associazione per la difesa dei diritti umani), gli inaspettati disordini causati dalle forze di polizia sarebbero finalizzati ad espropriare le terre dei residenti per consentire l’allargamento delle operazioni della miniera d’oro, senza dover pagare compensazioni. Le parole dell’associazione infatti, non sono state dette a caso perché la Barrick Gold’s nei giorni scorsi ha richiesto l’espulsione degli abitanti. Hanno legittimato la loro tesi dicendo che gli abitanti si sono stanziati illegalmente, ma tutti sanno che quelle popolazioni sono stanziate nell’area da tre generazioni e dedite all’artigianato ed alla piccola agricoltura di sussistenza. L’agricoltura si basa sulle esportazioni come caffè, cacao e olio di palma, altra fonte di vendite all’estero è il legname.
Le risorse minerarie presenti sono soprattutto oro, di cui è l’ottavo produttore mondiale, ed rame. Questi due minerali coprono più della metà delle esportazioni. Ma la Paupasia è il paese più povero dell’Oceania ed il mancato sviluppo si può spiegare dalla presenza delle multinazionali che rallentano la crescita economica. Questa difficile situazione trova riscontro anche nella sanità e nell’istruzione. La Papua Nuova Guinea ha la maggiore incidenza del virus dell’AIDS nella regione pacifica e inoltre la mortalità infantile è al 63‰, la più diffusa dell’area oceanica.
Onori Andrea
http://periodicoitaliano.info/2009/07/05/la-papuasia-derubata/
La mia patria parte dal mio cuore e arriva chissà dove, senza confini e senza barriere.Il mio corpo galleggia nel mondo e il mio respiro è uno zingaro che viaggia e si confonde con quello di un altro . Andrea Onori
...OSSERVATORIO SU ABUSI E VIOLAZIONI DEI DIRITTI UMANI IN ITALIA e non solo…
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