Tonino, il principe dei poveri chiede aiuto

Qualche giorno fa in redazione è arrivata una lettera di Antonio Trapani, un uomo di 48 anni che si firma come “il principe dei poveri”. Disoccupato, una mamma malata ed ora un’altra beffa arrivata alla fine del mese di agosto, uno sfratto eseguibile dal 31/01/2010.”Dovete dirmi come posso fare essendo disoccupato, vivendo di pensione di mia madre e non si riesce ad arrivare alla fine del mese” afferma Tonino.

L’uomo racconta il suo disagio e le urla di aiuto alle autorità che rimangono disgustosamente inascoltate: “dopo tanti giri per gli sportelli comunali e circoscrizioni per avere una assistenza domiciliare ho sempre ricevuto risposte negative. Ho scritto anche al Dott. Marazzo dando delucidazione sulla mia condizione e su quella di mia madre, ma non ho ricevuto nulla di buono”.
Accade che proprio le autorità diano poca importanza alle persone più deboli, sembrano quasi un peso per loro, ed indifferenti, sono capaci anche di cestinare gli aiuti che reclama ogni cittadino in difficoltà. Oppure addirittura, come racconta Tonino, sono capaci di liquidarti dicendoti che puoi rivolgerti tranquillamente ad uno studio legale per lo sfratto ”ma come posso rivolgermi ad uno studio legale se sono un disoccupato non avendo nessuna entrata e per di più vivendo solo senza aiuto da parte dello stato con una pensione alla quale non possiamo arrivare alla fine del mese” dice Tonino.

Adesso, anche se ti alzi dal letto devi rivolgerti ad un avvocato, la solidarietà tra comuni esseri umani sta scomparendo facendo spazio all’ipocrisia ed alla freddezza di burocrati senza scrupoli capaci a tutto. Tonino vuole solamente essere ascoltato ed è un suo diritto.

Il principe dei poveri ha scritto questa lettera in un momento di disperazione perchè dopo tantissimi tentativi fatti, “non sono riuscito ad avere nulla per mia madre” ed ora spera che la stampa possa far qualcosa per lui e per sua madre. Secondo Tonino questa è l’ultima chance di una persona che non riesce ad avere aiuti dallo stato, neanche per sua mamma malata. Vuole portare a conoscenza la sua storia a tutti i lettori e che possano indignarsi di ciò che gli sta accadendo.

Per farci capire meglio i problemi di sua madre, Tonino, ci ha elencato le sue malattie: infezione urinaria, cardiopatia ipertensiva, diabete, subocculsione intestinale in paziente affetta da stipisi cronica, idroureteronefrosi bilaterale in paziente affetta da ritenzione urinaria, decadimento psico organico in paziente affetta da Encefalopatia cronica, sindome da immobilizzazione cronica, anemia cronica. Nonostante una madre anziana e malata, Tonino, ha trovato sempre le porte chiuse senza ricevere neanche un piccolo aiuto morale.

E per la malattia di sua madre, il principe dei poveri, ha dovuto perdere il lavoro ed assisterla: “mi trovo disoccupato perché non potevo lasciare mia madre senza alcuna assistenza” dice Tonino. Ha fatto tantissimi tentativi, tutto il possibile per non perdere il lavoro recandosi anche in circoscrizione “dove mi si veniva detto che non dovevo credere alla pubblicità sugli aiuti agli anziani, dove non c’è personale, dove non hanno i soldi per assumere personale”. Queste risposte le ha ricevute in qualsiasi posto dove ha chiesto aiuto. “Chiedo se questo è un paese come si vuol far passare moderno che aiuta i deboli e gli anziani che una donna malata possa essere lasciata senza un assistenza.”

C’è da chiedersi davvero fin dove arriva la realtà dei fatti e la parola data. Per la televisone, i politici, tutte le istituzioni e banche dati sembra che si viva in un altro mondo, quello delle favole. Ma chi vive all’interno della società quotidianamente, sa benissimo che l’ipocrisia dei dati e delle istituzioni non attacca. Molte volte le istituzioni rimbalzano il problema invece di risolverlo nel miglior modo possibile. Le loro pubblicità fanno felici tutti coloro che credono nella televisione, ma la realtà in Italia è ben altra, ce lo dice il principe dei poveri.

Andrea Onori

NEWS:

12 gennaio 2010: Antonio, detto Tonino, ha ricevuto la lettera di sfratto dalla padrona di casa. Presto sarà sbattuto per la strada. “Aumentandomi l’affitto io non posso pagare quella cifra di 1.100 euro” dice Tonino.

29 gennaio 2010: “Sono ormai arrivato. Non è possibile che nessuno mi ascolta. Sono disperato, trovo sempre silenzi dalle istituzioni e dallo stato non capisco. La padrona di casa mi vuole mettere in mezzo alla strada IL 31 GENNAIO 2010 avendo mia madre gravemente malata e inferma vi chiedo aiuto non ho nessuno parente che possa aiutarmi. Nessuno mi ascolata di questo mio grave problema. Io e mia madre andremo a dormire in mezzo alla strada..” Antonio Trapani (il principe dei poveri)

11 marzo 2010: per l’indifferenza verso chi soffre della Regione Lazio(sinistra) e del comune di Roma(destra), Antonio Trapani (il principe dei poveri) ha iniziato lo sciopero della fame. “Non lo faccio solo per me ma per tutte quelle persone che non hanno diritti e vivono nell’indifferenza generale

18 marzo 2010: Antonio continua lo sciopero, si alimenta solo con acqua e latte. Si sente molto debole e dalle istituzioni ancora silenzio. “qui non si sente nessuno, tutto tace continuiamo cosi in questo silenzio. Mi sono rotto con questi ciarlatani che dicono solo parole vuote” dice Antonio

20 agosto 2010: Il principe dei poveri continua a lottare in solitudine. Queste sono le parole che si è sentito dire ultimamente: " Le confermo quello che Le ho detto al telefono e cioè che in base alle leggi vigenti le persone colpite da patologie invalidanti e da non autosufficienza non hanno alcun diritto esigibile alle cure domiciliari. Non è giusto, ma è così." Invece, si hanno diritti alle cure " cure residenziali presso Rsa, Residenze sanitarie assistenziali o strutture similari." E ovviamente queste strutture vogliono denaro per curarti: "I ricoverati devono versare la quota alberghiera, il cui importo non può essere inferiore al 50% della retta totale, sulla base delle loro personali risorse economiche".

07 gennaio 2011: Dopo anni di agonia e di lotte insieme a suo figlio Antonio, questa mattina è deceduta la mamma del principe dei poveri. Malata da tempo, con tanti problemi sulle spalle ora, lascia suo figlio a combattere contro questa ipocrita democrazia italiana.
Cosa succederà ora al principe dei poveri? Sarà sfrattato e costretto a vagare per la città di Roma? Non sono serviti a nulla anni di lotta. Tanta solidarietà e poca concretezza.
Ora Antonio è sempre più solo e emarginato.




1 commento:

  1. Tonino, non ha altri parenti che possano occuparsi di sua madre? Penso di no, altrimenti non si ritroverebbe in queste condizioni. Visto che vivono con una pensione che permetteva loro di pagare l'affitto prima dell'aumento, una soluzione potrebbe essere di trasferirsi, fuori città, in un paese, dove le case costano meno, e magari il comune potrebbe dare aiuto. Roma é ormai impossibile per chi si trova in difficoltà, tutti i fondi per i servizi sociali sono stati tagliati. Meglio, avendo ancora un reddito da questa pensione, lasciare quest'inferno di città. Solidarietà piena a Tonino.

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