Migliaia di persone in fuga dai raid dei ribelli del LRA

Nuovo attacco violento da parte del Lord’s Resistance Army (LRA). I ribelli del Sud Sudan hanno costretto migliaia di persone a scappare dalla loro terra creando allarme umanitario. Gli attacchi di questi giorni hanno provocato paura e abbandono nelle regioni limitrofi al confine tra la Repubblica Democratica del Congo (RDC) e la Repubblica Centrafricana (CAR). Addirittura, per gli attacchi violenti, l’ONU ha sospeso il lavoro umanitario che sta svolgendo da anni. Sono stati evacuati in fretta da due elicotteri il 13 agosto scorso dopo un feroce attentato compiuto dai ribelli.

L’alto commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) ha dichiarato che è profondamente preoccupato per la sorte di tantissime persone sfollate e per tante altre catturate dai ribelli in diversi villaggi lungo i confini dei paesi colpiti dalla violenza. Molte persone che ora sono in fuga erano già state costrette a lasciare le loro case in precedenza, a causa di altri attentati dell’LRA

L’ Esercito di Resistenza del Signore ( LRA) è un gruppo ribelle di guerriglia di matrice cristiana. Molto spesso gruppi ribelli, di qualsiasi religione siano, usano la fede perché conveniente. Ma, dietro tutto ciò, si nasconde una guerra di potere e di sopraffazione. E’ ciò che spesso non riusciamo a captare e usiamo qualsiasi credenza religiosa per attaccare una comunità e ci rendiamo razzisti verso di essa. La questione è ben altra. Si tratta di diritti fondamentali e di sicurezza che molto spesso l’occidente ignora.

L’LRA ha effettuato un’ondata di attacchi di rappresaglia uccidendo barbaramente centinaia di civili. Il gruppo ribelle continua da dare problemi, più di 180 persone sono state uccise da parte del LRA nel Sudan meridionale solo alla fine di luglio. Nelle regioni coinvolte “il numero di rifugiati e sfollati sono in continuo aumento” ha dichiarato Lise Grande, un operatrice umanitaria delle Nazioni Unite

Complessivamente nel 2008 oltre 230.00 persone sono sfollate a causa delle ripetute violenze, più di 25.000 persone sono entrate nel Sudan meridionale chiedendo l’asilo e molti altri hanno intrapreso la strada del deserto per raggiungere l’Europa. Per quanto riguarda il futuro, le previsioni non sono molto buone, le violenze continuano a sollevare la preoccupazione dei rifugiati che crescono sempre di più, che scappano per cercare un futuro migliore. Hanno troppa paura di tornare a casa loro e coltivare i loro campi, non possono mandare i loro figli a scuola temendo gli attacchi improvvisi dell’LRA.

Le forze militari governative sono troppo fragili e spesso non riescono a difendere la popolazione civile. LRA si muove in piccoli gruppi e non si sa mai quando attaccano trovando gli eserciti impreparati. Trovare una soluzione per porre fine alla guerriglia dell’LRA sarà dura ma il primo passo sarebbe proprio quello di iniziare a dialogare con i ribelli, senza dialogo non si andrà mai da nessuna parte. Perlomeno bisogna farlo solamente guardando in faccia gli occhi tristi dei bambini che da quando sono nati non vedono altro che stupri, violenze e guerre atroci.

Onori Andrea

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