Mamme nella crisi, 800mila interruzioni di lavoro per la gravidanza. 23% minori a rischio povertà

Al Senato della Repubblica alla presenza del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero, e della Vicepresidente del Senato, Senatrice Emma Bonino, in occasione della tavola rotonda organizzata da Pari o Dispari, Save the Children e dalla rivista InGenere, Save the Children presenta un rapporto molto importante, perché parla della difficile situazione delle mamme italiane in tempo di grave crisi economica. 

Quasi due donne con figli su 3 sono senza lavoro e negli ultimi anni sono state 800 mila le interruzioni di lavoro forzate a causa di una gravidanza. E sono pesantissime le ricadute sui figli: quasi il 23% dei minori è a rischio povertà, percentuale che sale al 28% per i figli di mamme sole. 

 Insomma, gli effetti della crisi colpiscono le mamme in modo sempre più grave e la difficile condizione delle madri nel nostro Paese è uno dei fattori chiave che determinano una maggiore incidenza della povertà sui bambini e sugli adolescenti. E’ interessante infatti notare come il tasso di occupazione si attesta a circa il 50% per le donne senza figli (ben al di sotto comunque della media europea – 62%), ma scende al 45% al primo figlio, fino a perdere circa 10 punti nel caso di due figli. Come se questa enorme difficoltà nel mondo lavoro non bastasse, le mamme in Italia devono fare i conti con la drammatica mancanza di servizi di cura per l’infanzia e le famiglie. Il nostro Paese infatti è fra quelli che investe di meno in questo senso in Europa. 

La crisi non può e non deve essere un alibi per non affrontare subito le difficoltà specifiche e i divari di genere che ricadono sulle mamme e inevitabilmente sulla condizione dei loro figli. E non si può chiedere ad una donna di scegliere tra lavoro e maternità come se fossero percorsi di vita inconciliabili.

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