CRI d’Abruzzo, il M.llo Lo Zito denuncia illeciti

In questo paese segnalare gestioni illecite della “cosa pubblica” è un reato perseguibile con il soffocamento psicologico e economico. Questa è la reale motivazione per la quale, molti cittadini preferiscono restare nel silenzio, per non essere inseguiti da sventure. Da una parte si ha paura di parlare, di raccontare giochi proibiti e dall’altra, la prepotenza insiste e dilaga facendo forza proprio sulla paura delle persone. E’ difficile avere gli attributi e denunciare, quando tutto può ritorcersi contro di te e la tua famiglia. In questo, la legge non ci aiuta affatto, resta lì a guardare come se non avesse doveri nei nostri confronti. Invece, sono proprio loro, i governanti, che hanno il dovere (e nessun diritto) di proteggere la nostra sicurezza e portare il più possibile il Paese alla libertà.
Nonostante tutto, il M.llo capo Vincenzo Lo Zito non ha avuto paura di parlare e ha denunciato alcune irregolarità che sembrano avvenire nella Croce Rossa Italiana d’Abruzzo. Lo Zito, ha denunciato la Presidente Maria Teresa Letta, sorella di Gianni. Per il maresciallo, il 23 giugno 2010, alle ore 11.30, ci sarà la prima udienza ed ha già sostituito il primo avvocato difensore.
Ma veniamo al dunque. Lo Zito, è un dipendente della CRI a L’Aquila. Ha segnalato, presso le procure della Repubblica de L’aquila e Campobasso poi, alcune irregolarità, messe in atto all’interno del Comitato Locale di Carsoli (AQ) e del Comitato Regionale Abruzzo de L’aquila.
Presso il Comitato Locale di Carsoli, dove il M.llo era impiegato, il presidente, dice Lo Zito, “retribuisce illecitamente una volontaria del soccorso con un contratto di collaborazione, la quale svolgeva anche la mansione di Responsabile amministrativo.” Lo Zito, amareggiato, racconta che “il compito del responsabile amministrativo doveva essere svolto da me. Per avvantaggiare la volontaria sono stato trasferito con un’indennità di 14mila euro.” Perché spendere tutti quei soldi quando c’era gia il personale che veniva pagato con denaro pubblico?
Anche presso il Comitato Regionale de L’Aquila, lo Zito ha avuto problemi. la presidente, Maria Teresa Letta “svolgeva illecitamente e senza averne titolo alcuno, l’Amministrazione” dice Lo Zito. Aggiunge che il Presidente“firmava mandati di pagamento e avendo due conti correnti (uno del comitato locale di Avezzano e uno regionale d’Abruzzo) che erano gestiti autonomamente da lei.” Tali compiti spetterebbero unicamente al Direttore regionale. Anche lo stesso direttore aveva più volte lamentato l’anomalia gestionale e le irregolarità alla Banca dove era depositato il Conto Corrente del Comitato Regionale d’Abruzzo. “La Sig.ra Letta firmava senza averne nessun requisito”, afferma Lo Zito.
Oltre a queste denunce, aprendo una vera e propria battaglia infinita, il M.llo ha avuto e ha tutt’ora problemi personali. Per aver più volte denunciato i fatti e per chiedere più trasparenza nella gestione dei soldi pubblici, lo Zito sta passando momenti di difficoltà. Su indicazione della presidentessa Letta, è stato trasferito due volte “diceva che io gli impedivo di svolgere il suo lavoro.” Trasferito ad Assisi (Pg), nonostante ci sia una certificazione sanitaria che gli vieta di allontanarsi dalla sua residenza e raggiungere una destinazione così lontana.
Da aggiungere che il M.llo, ha ricevuto un ordinanza commissariale per avviare una procedura per due “provvedimenti disciplinari di Stato per essermi permesso di rendere pubblici gli illeciti da me rilevati e denunciati” e per diserzione dato che non ho preso servizio nella sede dove sono stato trasferito d’autorità. Si sono smossi mari e monti per la principessa, pardon, presidentessa, Letta.
Andrea Onori
da Periodico Italiano

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