Proteste immigrati a Brescia




Immigrati in piazza, scontri a Brescia. In 9 saliti su una gru: «Non scendiamo» -È finita con scontri tra forze dell'ordine e manifestanti la protesta di un gruppo di immigrati, scesi in piazza per chiedere la regolarizzazione degli immigrati che hanno presentato richiesta di sanatoria nel 2009. Un immigrato è stato arrestato con l'accusa di violenza e resistenza a pubblico ufficiale. I manifestanti hanno cercato di forzare il cordone e da lì sono iniziati i tafferugli. Una parte del corteo è defluita per le vie laterali ed è poi confluita in Piazzale Cesare Battisti dove alcuni immigrati sono penetrati nel cantiere della metropolitana e alcuni (otto in questo momento) si sono arrampicati in cima ad una gru, a circa 25 metri d'altezza, da cui hanno srotolato lo striscione «sanatoria».

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20:30 : Resteranno accampati a 25 metri di altezza senza protezioni fino a quando non otterranno un incontro con il ministero degli Interni, per chiarire una serie di questioni legate alla sanatoria. Il vicesindaco di Brescia, Fabio Rolfi, ha espresso la propria solidarietà nei confronti delle forze dell'ordine e ha voluto chiarire che Palazzo Loggia è contraria al ripristino del presidio: "Gli immigrati hanno avuto una settimana di tempo per la protesta e hanno avuto il giusto spazio per esprimere le proprie idee. Ritengo giusto l'intervento delle forze dell'ordine, che ha messo la parola fine a un'occupazione abusiva di suolo pubblico.
Anche il sindaco di Brescia, Adriano Paroli, è intervenuto sulla vicenda: "Ciò che è successo è inaccettabile ed è purtroppo una occasione persa da parte degli immigrati e di chi li ha organizzati per instaurare un rapporto positivo con la città. Brescia voleva festeggiare i 90 anni dei propri alpini e lo ha fatto. Pensare di manifestare le proprie idee non rispettando altre celebrazioni preparate da tempo diventa un atto di prepotenza e palesa l'incapacità di capire la realtà in cui a parole si desidererebbe vivere e integrarsi."[QUI' BRESCIA]

22:30: continua a oltranza la protesta degli immigrati arrampicati in cima a una gru del cantiere della metropolitana in Largo Cesare Battisti. La maggior parte delle persone ha lasciato la zona, tuttora presidiata dalle forze dell'ordine che con i vigili del fuoco hanno fatto salire sulla gru cibo e coperte. Un centinaio di manifestanti si sono trasferiti nella vicina parrocchia di San Faustino, che il parroco don Armando Nolli ha messo a disposizione per agevolare una mediazione. La protesta sulla gru, hanno fatto sapere gli interessati, non cessera' finche' il ministero dell'Interno non aprira' una trattativa, prestando ascolto alle rivendicazioni di quanti si attendevano di essere regolarizzati con la sanatoria 2009. Chiesti anche la liberazione della persona finita in manette nel pomeriggio e il ripristino del presidio permamente davanti alla Prefettura sgomberato a colpi di ruspa.

Il giorno dopo:

10:19 - I ragazzi hanno trascorso la notte sulla Gru e non hanno intensione di scendere. "La protesta sta continuando anche in questi minuti sulla via principale nonostante il freddo che ti assicuro si sente non poco" mi racconta Valentina, una ragazza che si trova poco distante da lì.

12:56 -Sono ancora sulla gru due egiziani, due pachistani, un indiano, un marocchino e due senegalesi. I manifestanti resistono nella protesta nonostante il vento forte e la pioggia. “Non possiamo dormire all’interno della gru perchè c’è solo una sedia, possiamo solo sederci.”

16:30 -Prosegue a Brescia la protesta degli immigrati. "C'è un vento molto forte e la pioggia, le nostre coperte sono bagnate. Ma non scendiamo finché non ci sarà una riposta positiva", ha detto all'Ansa un immigrato ancora sulla gru.
Nel quartiere del Carmine, teatro ieri dello scontro con i carabinieri, è partita intanto una gara di solidarietà: "i gestori di alcuni ristoranti e kebabberie - spiegano gli attivisti dell’associazione - hanno dato la disponibilità a rifornire di piatti e generi alimentari i loro fratelli sulla gru, mentre molti altri residenti hanno portato tele cerate, piumini, giubbotti e indumenti di lana per il freddo. È stata anche creata una cassa di resistenza: i contributi possono essere portati a Radio onda d’urto oppure consegnati direttamente a Sonia del gruppo di appoggio logistico". [IL GIORNO]

1 novembre 2010: Mentre i migranti protestano ancora chiedendo un loro diritto fondamentale, Flavio Bonardi, presidente della circoscrizione centro di Brescia dice: “Centinaia di residenti del centro storico. si sono visti ledere il proprio diritto di passeggiare liberamente in un parco, piuttosto che trascorrere un sabato pomeriggio a fare due passi in centro storico”. [QUI BRESCIA]

12:30 -“Nessuna persona è illegale”. Lo sostengono i rappresentanti del Movimento Nonviolento di Brescia che manifestano la propria solidarietà ai migranti. “Cambiare le regole a procedure già avviate”, proseguono i rappresentanti del Movimento Nonviolento di Brescia, “è una modalità inaccettabile per qualsiasi cittadino, ancor più grave per la persona più debole”.[QUI BRESCIA]

15:57 - Continua il presidio di protesta degli immigrati sulla gru di piazzale Cesare Battisti a trenta metri di altezza. Quattro di loro sono scesi per questioni di salute e per dare più spazio agli altri cinque. Raggiunto telefonicamente uno dei cinque occupanti, ha spiegato che sono tutti nelle condizioni di poter continuare la protesta. [IL GIORNO] Stamani i 5 immigrati sono stati raggiunti da Maurizio Muro, dell'associazione 'diritti per tutti'. ''Li ho trovati - spiega - provati ma determinatissimi. Mi hanno detto 'non molleremo, rimarremo qui fino alla fine'''.[ANSA] Arun con il megafono lo ha ribadito più volte: "e permesso non sarà resteremo sempre quà"

17:37 -Alle ore 18 e’ prevista un’assemblea per preparare le iniziative dei prossimi giorni, a partire dalla presenza di domani mattina (dalle ore 9-9,30) al Palagiustizia per il processo a Sauro, arrestato e poi rilasciato durante la carica dei carabinieri di sabato scorso. Nei giorni successivi cortei di quartiere e sabato 6 novembre grande manifestazione per i diritti, per la sanatoria, contro la violenza di stato, contro gli sfratti e tutte le leggi razziste: concentramento alle ore 15 in Piazza della Loggia.
"La forza pubblica intanto prosegue nella sua opera di provocazione ed ostruzionismo, tentando addirittura di impedire il rifornimento di cibo e bavande per il quintetto" [RADIO ONDA D'URTO]


2 novembre 2010:

9:25 -Continua la protesta dei migranti sotto l'indifferenza abbattente dei media italiani. Oggianche la Curia di Brescia prende posizione: "Va ribadita -ha fatto sapere con una nota don Mario Toffari, direttore della Pastorale dei migranti - la necessità di luoghi istituzionali di ascolto reale anche dei diritti e delle proteste dei migranti". [REPUBBLICA] Il più giovane dei ragazzi sulla gru ha 25 anni, il più adulto 32; il marocchino e un pakistano sono a Brescia da 4 anni, l'egiziano da 5, l'altro pakistano e l'indiano da 6. Lavorano tutti: chi nella distribuzione della pubblicità, chi imbianchino, metalmeccanico, muratore o colf. Hanno provato a mettersi in regola, presentando la domanda per la sanatoria colf e badanti del 2009, pagando la relativa tassa di 500 euro e diverse migliaia di euro di contributi. [BRESCIA OGGI]

13:25 - Gli immigrati sospesi a 30 metri di altezza ora alzano il tiro: "Da qui non scendiamo più e inizia lo sciopero della fame". Vogliono essere regolarizzati perché ritengono "d’essere stati fregati" per questo vogliono rinunciare al cibo. "Non abbiamo più nulla da perdere, ci hanno già fregato tutto", aveva detto Harun, pachistano, 24 anni. "Non possono non mangiare in quelle condizioni", commentavano gli attivisti di “Diritti per tutti”, l’associazione che ha organizzato la protesta. [IL GIORNO] “Siamo inzuppati di acqua perche’ il telone con cui ci proteggiamo questa notte non ha tenuto, la pioggia era molto forte; comunque non ci arrendiamo” dicevano stamane Arun e Rachid, Oggi doveva riprendere il lavoro nel cantiere ma tutto e’ rimasto bloccato. L’appello che viene lanciato a tutto il movimento degli immigrati e degli antirazzisti a livello nazionale e’ quello di organizzare immediatamente iniziative di solidarieta’ in tutte le citta’ italiane a sostegno della lotta dei migranti per la sanatoria. [DIRITTI PER TUTTI]

16:14 - Gli immigrati che hanno presentato la domanda per la sanatoria del 2009 non possono e non devono pagare gli intoppi burocratici (o un disegno preparato a tavolino?). Hanno pagato per avere un pezzo di carta ed ora pretendono che gli siano riconosciuti i loro diritti. Le persone che presentarono la domanda furono 294.744 [MIN INTERNO] Ogni famiglia che ha voluto regolarizzare una colf o una badante ha pagato 500 euro che sanano il lavoro clandestino dal 1° aprile al 30 giugno. Si aggiungono almeno 80 euro pagati dallo straniero per il rilascio del permesso di soggiorno e una marca da bollo, per un totale di circa 600 euro. [IL SOLE 24 ORE] Fatevi voi i conti di quanto lo Stato si è rubato a chi chiedeva la regolarizzazione. Una vincita al superenalotto per il governo che ha usato la sanatoria per intascare solo qualche quattrino.

3 novembre 2010:

9:45 -I sei uomini, perché nel frattempo uno degli immigrati che erano scesi per malore domenica pomeriggio, un senegalese di 26 anni, è riuscito, eludendo la sorveglianza, a scalare velocemente la gru e a riposizionarsi con i compagni di protesta, sono febbricitanti, ma in discrete condizioni, nonostante il freddo e la pioggia che li hanno colpiti in questi giorni e queste notti di presidio.

"Forse prima di rivendicare una serie di diritti, gli immigrati dovrebbero imparare i loro doveri. Non rende giustizia al lavoro svolto dalle istituzioni per contrastare l'immigrazione clandestina ". E' l'opinione del presidente del Consiglio regionale lombardo, il leghista Davide Boni [AGI]

Proposte e minacce: L’offerta rivolta agli extracomunitari è quella di “un presidio temporaneo gestito dall'Ufficio diocesano per la pastorale dei migranti, in collaborazioni con Cgil e Cisl per 15 giorni” e la “prefettura si impegna a creare un tavolo istituzionale sul tema della regolarizzazione e delle difficoltà riscontrate da chi si è visto la domanda respinta”.

Durissimo il sindaco Adriano Paroli che definisce “inaccettabile” l’atto compiuto e pone un ultimatum ai migranti che, da sabato, occupano la gru del cantiere metrobus di Fossa Bagni. “La proposta deve essere accettata subito, è questione di ore. Dopo questa disponibilità non siamo in grado di darne altre”. [QUI BRESCIA]

11:37 -Gli immigrati non hanno accolto la proposta formulata nella serata di ieri dal Comitato provinciale per la sicurezza e l' ordine pubblico. Era stato loro proposto di scendere in cambio di consentire un nuovo presidio in un altro luogo ancora non individuato e la garanzia di un tavolo di lavoro coordinato dalla Prefettura per affrontare il problema della regolarizzazione. "Vogliamo un permesso di soggiorno e non un miracolo", ha detto al megafono uno dei sei extracomunitari. [RADIO LOMBARDIA]

19:40 -"Non abbiamo nulla da perdere. Se si avvicinano per farci scendere ci buttiamo di sotto". Così hanno gridato stamani gli immigrati sulla gru. [AGI] La Lega critica aspramente la protesta dei migranti e si dice pronta a scendere in piazza con tutti i cittadini. "Non possiamo più tollerare questi atteggiamenti da parte di ospiti, che come tali dovrebbero comportarsi. Vogliono stare sulla gru? Ci restino senza acqua e cibo però". [QUI BRESCIA]

21:20 - Ecco chi sono i 5 ragazzi che guardano Brescia dall'alto:

Arun, pachistano di 24 anni, in Italia da 4 anni, a casa ha lasciato i genitori e 4 sorelle e fratelli; ha l’equivalente del titolo di studio di terza media. Si e’ mantenuto distribuendo in nero volantini pubblicitari, stipendio circa 500 euro al mese; orario di lavoro non definito, a volte anche piu’ di 10 ore al giorno. E’ volontario alla moschea pachistana della citta’.

Jimi, egiziano, 25 anni. Da 5 anni in Italia, per 3 ha lavorato in nero come operaio metalmeccanico generico in una piccola ditta della provincia. In agosto ha perso il lavoro. Lavorava 6 ore al giorno per 650 euro. In Egitto ha lasciato i genitori un fratello e una sorella. Ha un diploma tecnico-informatico.

Rachid, 35 anni, proveniente dal Marocco. La sua famiglia, in nordafrica, e’ composta dai genitori e da 6 sorelle e 2 fratelli. Ha fatto solo il primo anno di scuola media, e’ in Italia da 4 anni , ha svolto lavori saltuari e ditribuiva volantini pubblicitari, stipendio 450 euro al mese.

Sajad, 27 anni pachistano . E’ in Italia da tre anni e da tre anni non vede la moglie, i genitori e 4 fratelli e sorelle. E’ laureato con un master in lingue. Ha fatto lavori saltuari.

Singh, 26 anni, arrivato nel nostro paese nel 2005, partito dall’India l’anno prima. Ha 4 fratelli e sorelle oltre i genitori. Scuole medie e lavori saltuari, sopratutto distribuzione di volantini.

PAPA, 20 ANNI, abita a Brescia da circa cinque anni con i genitori, mentre il resto della famiglia vive in Senegal. Attualmente non lavora.DIRITTI PER TUTTI

04 novembre 2010:

10:20 -Prosegue la lotta dei migranti. Ieri, attesa vana al presidio per l'annunciata visita di Laura Boldrini portavoce dell'Unhcr, l'agenzia per i rifugiati delle nazioni unite. Sono comunque tante le persone che giorno e notte si alternano sotto la gru per portare la propria solidarieta'.[RADIO ONDA D'URTO] Picchi di grande partecipazione a mezzogiorno e nel tardo pomeriggio e volantinaggi in diverse lingue per promuovere il corteo di sabato prossimo, per il quale si stanno attivando le comunità immigrate bresciane. Maria Cipriano, segretaria del Psi: "La protesta degli immigrati non deve essere liquidata con richieste di gesti di distensione a senso unico: essi possono (e non devono) desistere solo se le garanzie d'ascolto esistono realmente e non nelle intenzioni di qualcuno". Cipriano si dice sorpresa dal Pd: "È contraddittorio sostenere le parziali ragioni degli immigrati e affermare che se fosse toccato a loro, non avrebbero autorizzato la manifestazione".[BRESCIA OGGI]

13:05 - La lega continua a provocare eattraverso il vicesindaco di Brescia chiedono contro-corteo da opporre magari a quello che gruppi di immigrati intendono organizzare per sabato. [BRESCIA OGGI]

19:45 -"Un governo serio - ha spiegato uno degli immigrati che partecipano alla protesta accortosi del problema cercherebbe di porre rimedio, di risolvere in un modo o nell'altro questa situazione di forte diseguaglianza sociale da cui è sfociata la protesta che vede il suo fulcro a Brescia ma riguarda circa 150mila persone in tutta Italia".
"Il governo - ha puntualizzato l'avvocato Manlio Vicini dell'associazione Diritti per tutti - con la circolare Manganelli del marzo 2010 ha cambiato le regole in corso d'opera precludendo per un'interpretazione assurda e insensata della legge la regolarizzazione, ovvero escludendo da essa chi era colpevole del reato diclandestinità." Un evidente controsenso, aggravato per di più dalla gestione italiana del fenomeno dell'immigrazione che non prevede canali regolari per l'ingresso dei cittadini stranieri".


5 novembre 2010:

09:35 -Gli immigrati che stanno manifestando a Brescia per essere regolarizzati hanno annunciato, per sabato, una "imponente manifestazione". Poi hanno spiegato perché sei di loro che si trovano da sabato scorso su una gru, non hanno accettato la proposta di scendere, avanzata martedì dalle istituzioni bresciane. "Abbiamo già preso troppe fregature - hanno dichiarato -. Non c'era nulla di concreto, ora vogliamo il permesso".[TG COM]

Si prepara la manifestazione di Sabato alle ore 15 in Piazza della Loggia. Tante associazioni (Padova, Treviso, Reggio Emilia, Rimini, Bologna, Verona e Venezia) daranno il loro contributo alla protesta. Intanto, gli organizzatori continuano a distribuire volantini per la città cercando di coinvolgere tutte quelle persone solidali alla causa. Si accusa il governo di aver respinto la domanda di regolarizzazione presentata nel 2009, "per colpa delle truffe fatte ai loro danni da datori di lavoro senza scrupoli e anche, di fatto, dal governo, che prima ha raccolto le domande ( costate migliaia di euro a ciascun richiedente) e poi ha cambiato le condizioni necessarie per l’ottenimento del permesso di soggiorno". Nonostante l'evidente voglia, da parte delle istituzioni, di giocare sporco e nonostante "le sollecitazioni della stessa Chiesa bresciana, le autorità politiche non propongono ne’ accettano soluzioni reali e concrete". L'associazione Diritti per tutti, si scusa per i disagi arrecati in questi giorni, ma invita a far riflettere i residenti:
"La colpa di questa situazione è degli amministratori politici che non sanno e non vogliono dare risposta ai gravi problemi che già conoscono ma che continuano ad ignorare", e ancora, "La libertà di espressione attraverso un presidio o una manifestazione oggi è messa a rischio per i migranti, ma se non la difendiamo tutti insieme domani può essere negata anche a chiunque altro". Concludono dicendo che "in realtà appesi ad una gru ci sono anche le vite e i diritti della grande maggioranza degli italiani. [ DIRITTI PER TUTTI]


14:30Grazie Fabio Rolfi, che a tuo modo stai aiutando questa lotta: più gesti di repressione fai, più aumenta la solidarietà dei bresciani nei confronti degli immigrati»: Umberto Gobbi, dell'associazione Diritti per tutti, chiude così il suo intervento nella conferenza stampa indetta per presentare il corteo di domani. Mustapha aggiunge: «Vorrei che tutti capissero che cosa significa avere un permesso di soggiorno: semplicemente poter vivere; siamo in Italia da anni, lavoriamo, anche se in nero, ci sentiamo integrati, meritiamo la dignità, il diritto a farci una vita». L'egiziano sulla gru si affaccia parlando in un megafono: «Incontro al ministero, autorizzazione per un presidio permanente e garanzie per noi sei. Senza queste risposte non scendiamo, e se la polizia tenterà di salire, siamo pronti a buttarci».[BRESCIA OGGI]
Al centro delle discussioni anche la questione del risarcimento dei danni derivanti dalla chiusura del cantiere. Valerio Prignachi, presidente di Brescia Mobilità, interpellato in merito ha stimato in 25mila euro al giorno la perdita del cantiere fermato dalla protesta. Ma dall’Associazione Diritti per Tutti, vicina a chi sta manifestando in via San Faustino, giunge immediata la risposta. «Il Comune ha un contenzioso con l’Ati, la società che sta realizzando il metrobus, stimato sui 328 milioni di euro. La cifra di 25mila euro è una goccia nel mare». [IL GIORNO]


06 novembre 2010:

12:25- “Nessun permesso sarà rilasciato a clandestini”. E’ categorico il prefetto di Brescia Narcisa Brassesco Pace nel ribadire la posizione del ministero dell'Interno di fronte alle richieste degli immigrati [QUI BRESCIA] Gli immigrati sulla gru "possono restarci in eterno, tanto non avranno mai il permesso di soggiorno", dice lo sceriffo e il vece sindaco di Brescia Fabio Rolfi [BRESCIA OGGI]

15:30 -Come si può girare lo sguardo e far finta di nulla. Come si può fare gli indifferenti mentre i lavoratori immigrati vengono truffati dai datori di lavoro e da leggi dello Stato che non li tutelano. La sanatoria è una balla! E' una legge indecente fatta da persone che non capiscono nulla. O forse sono talmente tanto meschine che vogliono reprimere gli immigrati con una violenza psicologica e con un razzismo burocratico senza precedenti. E' palese che la sanatoria porti molti immigrati a cercare la strada della regolarizzazione in qualsiasi modo, anche pagando i contributi di tasca propria. Questa non è una novità, lo sanno tutti!!!

Tante domande presentate sicuramente erano false. Tutti lo sanno e tutti chiudono la bocca. Bisogna cambiare queste leggi che mettono a repentaglio la vita degli immigrati. Molti di loro si sono indebitati per pagarsi i contributi e regolarizzarsi. Ed ora che succede? si vedono la regolarizzazione andare via nonostante i tanti sacrifici. E' una indecenza, è un disegno architettato a tavolino per scoraggiare gli immigrati.

Altra grande truffa: cambiare la legge in corso. E' assurdo che per clandestinità c'è l'esclusione dalla regolarizzazione. E' un controsenso. Ciò vuol dire che si stanno prendendo in giro le persone.

07 novembre 2010:

13:55 - Secondo gli organizzatori sono diecimila i manifestanti scesi in piazza per il corteo a sostegno dei 6 lavoratori stranieri, da una settimana arrampicati su una gru nel centro della città. Presenti delegazioni da tutta Italia. C'erano anche alcuni genitori di Adro [CNR MEDIA]. Da sottolineare anche la presenza di alcune delegazioni provenienti da altre città, come Roma e Milano, e la presenza di cittadini del Veneto e dell'Emilia Romagna. [QUI BRESCIA]

Anan è marocchina, è a Brescia da sette anni, spinge un passeggino e si dice «dispiaciuta per il fatto che siano stati costretti ad andare sulla gru perché non hanno risposte: fanno bene a stare su, non devono scendere finchè non vincono». [BRESCIA OGGI]


8 novembre 2010:

11:55 - Stufo della situazione il governo passa alla forza. Carabinieri e polizia pochi minuti dopo le 6 sono intervenuti per sgomberare il presidio esterno al cantiere di Brescia. Una ventina di persone sono state portate in questura e in caserma dalle forze dell'ordine dopo essere venuti a contatto più volte.E' stato portato in questura anche Umberto Gobbi, portavoce dell'associazione Diritti per tutti, che stava organizzato il presidio.

I sei immigrati restano sulla gru: uno di loro si è messo un cappio al collo. L'uomo è seduto sul braccio della gru con le gambe a penzoloni.

13:00 - Le forze di polizia avrebbero affermato che non è loro intenzione intervenire sulla gru, ma solo sgomberare il presidio permanente, poi alle ore 9:15 i vigili del fuoco, hanno portano mezzi dentro il cantiere per sistemare le reti metalliche. Da sopra urla e minacce di lanciarsi sotto. Alle ore 7:30 di questa mattina sono stati perquisiti anche i locali dell’oratorio di San Faustino, a pochi passi dalla gru, dove diversi migranti avevano trovato rifugio e ospitalità nell’ultima settimana.

Si susseguono le cariche e gli arresti anche nella tarda mattinata. Una redattrice di Radio Onda d'Urto dopo una colluttazione con le forze dell'ordine ora è al pronto soccorso dell’ospedale Civile di Brescia. Dagli uffici della Questura hanno comunicato che sono 14 gli italiani fermati e alcune decine gli immigrati. Delle 19 persone fermate in mattinata, tre sarebbero state arrestate con l’accusa di istigazione alla disobbedienza e per resistenza a pubblico ufficiale.


18:45 -L'Associazione lombarda dei giornalisti, d'intesa con la Fnsi, "difende il diritto di cronaca, pesantemente attaccato oggi a Brescia". Le associazioni di stampa locali e nazionali intervengono pesantemente su quanto accaduto questa mattina nella città lombarda dove le forze dell'ordine hanno sgomberato con la forza il presidio organizzato sotto la gru. "A seguito dello sgombero - si legge nella nota diffusa dall'Alg - redattori e collaboratori di Radio Onda d'Urto si sono recati sul luogo per dare agli ascoltatori notizia di quanto si stava verificando: in particolare Rosangela Miccoli, Umberto Gobbi, Maurizio Murari, Francesco Zambelli e Alberto Brosio sono stati tratti in stato di fermo e Rosangela Miccoli è stata fermata mentre era in collegamento con Radio Onda d'Urto e stava facendo una corrispondenza di cronaca, nonostante ripetesse più volte "Sto lavorando, sto lavorando, sto facendo una corrispondenza" è stata forzatamente bloccata dalle forze dell'ordine e condotta in questura". [VIRGILIO NEWS]

Secono l’Ansa sarebbero stati convalidati 3 arresti ai danni di altrettanti migranti. Sarebbero ancora 8 o 9 quelli in stato di fermo italiani e un numero imprecisato di immigrati. Tra di loro c'era anche Rosangela, rilasciata alle 18:00 la redattrice di Radio onda d'urto che nella mattinata era stata portata in ospedale.

19:42- Secondo Radio Onda D'Urto gli arrestati sono: 2 italiani e 4 immigrati. "Arresti chiaramente politici così come nel caso degli immigrati" fanno sapere i redattori di Radio Onda D'urto. Gli immigrati colpiti sono stati coloro che sono maggiormente coinvolti nella lotta e sono rappresentanti delle loro comunità (Due egiziani, un pakistano e un indiano). Per altri 12 migranti si è aperta la porta del lager di Stato, ovvero i centri di identificazione ed espulsione. " A guidare la macchina della repressione è stato il questore vicario Emanuele Ricifari: lui ha ordinato i fermi e le cariche, lo sgombero e l'irruzione nei locali della parrocchia. Una brutta pagina per la democrazia in Italia.

09 novembre 2010:

17:45: La protesta che avvicina sensibilmente migranti e autoctoni non si ferma. Il presidio spontaneo "accampato" a via San Faustino non si ferma. Nonostante la pioggia e il freddo, almeno 300 persone si trovano ora nella zona fa sapere Radio Onda d'Urto. Intanto, domani mattina sarà la volta delle proteste dei docenti dell'università di Brescia che faranno lezioni sotto la gru.

Sono al Cie di Corso Brunelleschi (6) e al cie di via Corelli (3) , nove dei 12 ragazzi arrestati. Portati nei lager di Stato di Torino e Milano, ora sono pronti per essere deportati. Domani mattina avranno l’udienza davanti al Giudice di Pace, che deciderà se convalidare o meno il loro trattenimento. A Torino, i gestori del centro hanno preferito non portare a contatto questi ultimi reclusi con gli altri.

20:23 - Sono Hussein, Abdu e Mohammed, i tre ragazzi egiziani reclusi al cie di Via Corelli (Milano). Tutti e tre sono stati arrestati e picchiati ieri all’interno dell’oratorio di Via San Faustino.

10 novembre 2010:

17:10 -E' sceso dalla gru uno dei sei immigrati che dal 30 ottobre protestano nel cantiere della metropolitana a Brescia. [ANSA] Intanto gli arresti nei giorni scorsi sono stati tutti convalidati, i migranti resteranno nei Cie in attesa dell'espulsione.

17:35 - Samir, immigrato tunisino, dall'interno del cie di Torino, ai microfoni di “Radio onda d'urto” dice: "Siamo in cinque. Ci hanno fermato e portato via con la forza anche se avevamo le ricevute della domanda di regolarizzazione”. Ferma e decisa il prefetto Livia Narcisa Brassesco Pace: “Nessun tavolo di trattativa, nessun permesso di soggiorno sarà concesso fuori dalle leggi italiane”.[AFFARI ITALIANI]

11 novembre 2010:

09:45- Con un comunicato gli organizzatori della protesta chiedono alle istituzioni “almeno 48 ore di tregua umanitaria”. Le associazioni che, “pur non avendo promosso l’occupazione della gru”, si legge nella nota, “hanno fin da subito garantito pieno appoggio politico ed umano ai sei giovani migranti, chiedono una sorta di ‘tregua umanitaria’ di 48 ore”. Le comunità egiziana, indiana, pachistana, marocchina, senegalese del presidio permanente, l’associazione Diritti per tutti, il Coordinamento immigrati Cgil, il Partito di Rifondazione comunista, Csa Magazzino 47, Csa 28 maggio, Conf. Cobas, Usb (Unione sindacale di base), l’associazione senegalesi Brescia e provincia, l’ associazione islamica Muhammadiah (moschea pachistana), e Sinistra Critica, fanno appello alle istituzioni chiedendo che “per almeno 48 ore si allenti la presenza di forza pubblica in assetto antisommossa consentendo anche il passaggio in via S. Faustino, si realizzino le condizioni per una comunicazione continua con i giovani sulla gru per impedire che l’esasperazione, la stanchezza fisica, le privazioni e l’isolamento telefonico possano compromettere la loro tenuta psicologica e si sospendano i tentativi di porre una rete di protezione che i migranti vedono come preliminare ad un eventuale blitz e che, quindi, anziché rappresentare un elemento di sicurezza, alimenta condotte per loro pericolose". [QUI BRESCIA]

16:05-La polizia ha transennato via San faustino e ha cercato di guadagnare qualche metro verso sud. L'obiettivo è togliere la visuale della gru ai manifestanti e lasciare soli i 5 ragazzi a 35 metri di altezza. Abbandonarli significa spingere, attraverso una azione di violenza psicologica, a farli scendere spontaneamente.

Intanto, abbiamo appreso che tutti i ragazzi arrestati nei giorni scorsi sono nei Cie. Avevamo raccontato che alcuni di loro erano in Via corelli (Milano)e Corso Brunelleschi (Torino). Gli altri sono nel lager di Gradisca d'Isonzo. Tutti, rischiano di essere espulsi nei prossimi giorni. Data la delicata questione di Brescia, la macchina repressiva potrebbe organizzarsi in pochi giorni e deportare i ragazzi arrestati.

16:25 - Il sindacato Ugl di Brescia dichiara il suo pieno sostegno all'operato della prefettura. “Il rispetto della legalità”, sostiene il sindacato, “non può essere messo in discussione da alcuno”. Luigi Recupero, segretario provinciale Ugl Brescia, ribadisce che “difendere un’azione illegale come quella di violare un cantiere della metropolitana si esattamente l’opposto di integrare, significa dividere, significa segnare le differenze”.

16:36 -L'indiano, Kuldip Singh, sceso ieri dalla gru ha patteggiato una pena di 6 mesi e sara' espulso. L'uomo e' stato processato stamattina per direttissima, e' stato poi rimesso in liberta' e il giudice ha dato il nulla osta alla sua espulsione. [ANSA]

12 novembre 2010:

10:28 -Papa, uno dei cinque migranti in lotta dallo scorso 30 ottobre a 35 metri d’altezza è appena sceso dalla gru. Si tratta del ragazzo di nazionalità senegalese.

13 novembre 2010:

19:30 - Circa 10mila persone erano presenti alla manifestazione per dare sostegno ai 4 ragazzi sulla gru e per denunciare il Stato che truffa. Il corteo del pomeriggio è finito con qualche carica della polizia. I manifestanti hanno cercato di spostare alcune transenne e ne è seguito un parapiglia che ha provocato un aumento della tensione sfociato nel lancio di lacrimogeni e ripetute cariche abbastanza violente.

14 novembre 2010:

10:50 - Continua senza sosta la protesta dei migranti sulla gru e dei solidali nelle vie circostanti. Le forze dell'ordine transennano e conquistano posizioni. Spengono le telecamere, per mettere tutto a tacere. A colpi di manganello [video] ieri hanno respinto i manifestanti che provavano ad avanzare. Ecco come si decide di caricare le persone [Video] In un video diffuso da peacereporter, Emanuele Ricifari il vicequestore di Brescia, invita i suoi alla cerica. Questa mattina i ragazzi che sono in presidio si sono fatti dare paletta e scopa dai bar ed hanno inizato a fare le pulizie per la strada.

Ascolta la canzone dedicata ai ragazzi sulla gru

13:47- Allestiti alcuni tavoli con dei fiori,giornali, libri e giochi da tavola "per rendere il presidio piu’ accogliente"dicono gli organizzatori. Oggi erano prevista un pò di musica ma al momento dell'allestimento dell'impianto voce è intervenuta la polizia per impedire il concerto.

16:25 -Momenti di forte tensione al presidio. Duecento persone stanno cercando di avvicinarsi per cercare di calmare i ragazzi che sulla gru hanno iniziato a urlare e lanciare bottiglie. "Siamo stanchi, vogliamo cibo, noi non siamo animali" stanno urlando dalla gru. "Noi non molleremo mai , la colpa è di Rolfi e del Governo, vogliamo i nostri Diritti".

15 novembre 2010:

10:21 -Da Torino arriva la notizia che i cinque ragazzi egiziani detenuti nel Cie di Corso Brunelleschi, dopo aver partecipato alla protesta di Brescia, stanno per essere espulsi. Poco fa gli è stato detto di prepararsi . La procedura prevede poi il trasferimento verso l’aeroporto di Malpensa.

21:00 -Alle ore 20:50 scendono dalla gru i 4 ragazzi rimasti ancora appesi a 35 metri di altezza.
i migranti sono in auto e vanno verso la Questura. Come da accordi presi con loro ci sono solamente gli avvocati e i funzionari della Digos e non poliziotti e carabinieri nè tantomeno politicanti dell’ultim’ora.

02:30 -Rachid è in ospedale perchè vittima di disidratazione.Nessun problema, resta in ospedale per semplice osservazione. Arun è uscito, con lui Jimi. Emozione e applausi in questura, ora sono fuori. Sajad resta invece in Questura, stamattina verrà presentata richiesta di permesso per motivi giudiziari. Alle sue spalle c’è infatti un precedente ostativo, ma come annunciato dai legali di “Diritti per Tutti” la denuncia che verrà presentata contro chi lo ha sfruttato dovrebbe risolvere il problema.

3 commenti:

  1. la Lega: "Non possiamo più tollerare questi atteggiamenti da parte di ospiti, che come tali dovrebbero comportarsi"
    Ospite a chi? Nessuno chiede beneficenza e di certo questa non è una vacanza! E' la nostra di vita di migranti fatta di lavoro, di sudore della fronte. La nostra onestà e i nostri sacrifici non devono avere un prezzo diverso. L'uguaglianza non è elemosina ma un diritto.. e i doveri senza diritti sono schiavismo. Facili vittime della denigrazione razzista del qualunquismo pseudo-leghista, siamo diventati il deterrente usato dai colpevoli per nascondere le loro colpe.. corruzione, miliardi di evasione, mafie, sfruttamento, perdita dei diritti, debito pubblico, crisi, merda sulle nostre teste e invece.. siamo impegnati nell'ansia verso "l'invasione degli extra"comunitari, nella paura "virile" verso omosessuale, nel bisogno di essere sempre più stronzi verso la categoria (o l'ospite) di turno che diventa "temporaneamente" la fonte di ogni male: zingari, musulmani, neri, ebrei, disoccupati contro lavoratori, privati contro impiegati pubblici, poveri contro poverissimi, ecc ecc.. bisognerebbe forse cercare un po meglio il nostro nemico e sentirci tutti un po meno ospiti e più cittadini, con diritto, dovere e sopratutto, voglia di partecipare.

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  2. ospiti del pianeta terra sono i leghisti,ma se si comportano male li dovremo rispedire su marte

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  3. "Questa è l’ora del male e del malvagio. Non si nascondono più, camminano alla luce del Sole e alla luce del Sole appestano e imputridiscono tutto ciò che toccano. Di notte no. La notte... la notte è nostra."
    Sub. Ins. Marcos

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